La psicologa Carol Dweck e i suoi collaboratori hanno compiuto ricerche molto importanti sul mutamento personale. Esperimento dopo esperimento, con migliaia di studenti coinvolti, la Dweck ha chiaramente dimostrato che gli scolari ottengono risultati migliori e duraturi nello studio quando adottano ‘una mentalità in crescita’. Definisce in questo modo, la convinzione di essere in un percorso di crescita e di stare migliorando A PICCOLI PASSI.
Una mentalità fissa, la convinzione che le loro capacità e incapacità siano scolpite nella pietra, invece non aiuta per niente.
In un intervento ai TED.EX racconta: “Ho sentito di una scuola di Chicago in cui gli studenti dovevano concludere un certo numero di corsi per diplomarsi e, se non passavano un esame, ricevevano come voto un NON ANCORA .L’ho trovato fantastico, perché se tI danno semplicemente un voto negativo, pensi: Sono una nullità, sono a un punto morto. Ricevendo un NON ANCORA, capisci che stai compiendo un percorso di apprendimento.”
La ricercatrice ha dimostrato che quasi tutte le scuole statunitensi ed europee alimentano la mentalità fissa, predestinata, orientando l’attenzione dei bambini sui voti, test, dimostrazioni e lodandoli per intelligenza e talento. La scuola, sostiene invece lei, dovrebbe essere concepita per incoraggiare la mentalità in crescita. Apprezzare gli sforzi, le strategie, la concentrazione, la perseveranza, l’entusiasmo e i progressi. Lodare il processo forma bambini audaci ed elastici, spiega la psicologa. In questo modo rafforziamo l’autostima e il potere personale dell’individuo.
Si cambia completamente punto di vista: focalizzandosi sul percorso anziché sul risultato, coltiviamo la convinzione che un compito difficile sia una sfida da tentare, anziché una possibilità di fallire.
Questo principio non si applica solo al campo scolastico.
Focalizzandoci sul percorso, sul nostro impegno, sulla concentrazione e sui nostri progressi potremmo dire :”Sto migliorando ogni giorno, sto facendo PICCOLI PASSI IN AVANTI. Non sono ancora arrivata al risultato sperato ma guarda quanti processi!” Un cambiamento enorme e molto importante per il nostro benessere, in qualsiasi campo della nostra vita. In questo modo tutti noi potremmo migliorare moltissimo, senza utilizzare la forza di volontà per imporci qualcosa, ma utilizzando semplicemente l’ottica dei piccoli passi, del non ancora e migliorando con un grande senso di libertà e di benessere.
Immagino ad esempio seguire una dieta o imparare una lingua straniera, esercitarsi alla guida, cambiare mansione lavorativa e tanto altro… la sensazione di crescita, di percorso e di progressi mi risulti più congeniale che non quella di voti e risultati.
E voi cosa ne pensate? In che cosa potreste l’utilizzare questo potenziante e liberatorio ‘NON ANCORA, MA CI STO LAVORANDO MOLTISSIMO!’