Nel Medio Evo era disdicevole vestirsi con abiti a righe. Il tessuto rigato era riservato ai boia, ai saltimbanchi, alle prostitute, persone disdicevoli.
Quando si incontravano persone se qualcuno indossava un tessuto rigato era “sicuramente” un poco di buono o un reietto.
Il giudizio si formava in base a ciò che si “vedeva” e non a seconda di come quella determinata persona poteva “essere”.
Fortunatamente oggi possiamo indossare una maglia rigata senza che la santa inquisizione intervenga.
Le domande che voglio porvi sono queste:
trovate delle assonanze rispetto alla realtà che viviamo?
Siamo ancora portati a formulare giudizi quando “vediamo” l’abbigliamento di una persona?
La riflessione sta tutta qui.
I nostri pregiudizi ci condizionano e condizionano le nostre scelte.
La #libertà può stare “nell’essere ciò che si è”.