Guardarsi dentro senza paura

Auguro di riuscire a guardarsi dentro, a conoscersi per quel che si è. Un augurio enorme ed impegnativo, mi rendo conto. Guardarsi dentro, magari con una certa bonaria comprensione. Magari con la gioia di chi si diverte un poco.

Auguro di riuscire a fermarsi per vedere quello che c’è all’interno del nostro cuore, ritrovare quel ricordo che si era cacciato in fondo all’animo. Vedere quello che ritorna a galla, senza disagio. e senza la necessitò di seppellire di nuovo tutto. Conosciamo quasi tutto di ciò che ci sta attorno. E siamo enigma a noi stessi. Evitiamo accuratamente di esplorare il nostro intimo.

Preferiamo i diversivi, il vagare della curiosità, le chiacchiere fatte di nulla, lo strafare, gli obbiettivi da perseguire, le cose da possedere ed intanto evitiamo accuratamente di leggerci dentro in modo leale e fiducioso. Quando finalmente troviamo il coraggio di farlo, la forza per conoscersi e rilevarsi a se stessi si prova una grande sentimento di riconciliazione e di esultanza. Affrontati gli spettri e il mistero, capiamo che non c’è nulla da temere e solo allora potrò evolvere..

“Il curioso paradosso è che quando mi accetto per come sono, allora posso cambiare”. Sosteneva Rogers. L’accettazione è la base del cambiamento. Ma se non ci conosciamo come possiamo accettarci? https://lamenteemeravigliosa.it/le-migliori-frasi-di-carl-rogers/

Nei nostri laboratori di counseling proponiamo spesso di conoscersi attraverso il gioco, la scrittura, l’arte, la lettura, il confronto (potete trovare tutti gli eventi aggiornati alla nostra pagina https://www.facebook.com/piccolipassidicounseling/).

In questo modo scandagliamo la nostra profondità con delicatezza, con rispetto e a Piccoli Passi. Lo facciamo in percorsi individuali accompagnati dal counselor, oppure assieme ad un piccolo gruppo di utenti per crescere ancora di più grazie alla condivisione. In uno degli ultimi incontri, una partecipante, per descrivere la sua sensazione, ha utilizzato l’immagine di un palazzo con molte finestre. inizialmente le finestre sono quasi tutte chiuse, poi piano piano si aprono e scoprono parti prima celate alla vista o al cuore.

Impariamo a guardarci dentro, senza paura e con bonaria comprensione.

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