- Che cos’è il counseling?
Sto leggendo il libro di Franco Pastore intitolato l’Amore e il Conflitto. L’autore dà una descrizione del counseling e del counselor davvero molto ricca. Una delle descrizioni più chiare e trasparenti che io abbia trovato. Nel libro la approfondisce maggiormente, ma questo estratto mi sembra molto significativo.
Franco Pastore è avvocato e psicologo-psicoterapeuta, è membro del direttivo della FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni in Psicoterapia) e direttore scientifico della Scuola di Formazione in couseling nei conflitti relazionale e mediazione familiare.
“Il counseling è un intervento derivato dalla “rivoluzione copernicana” compiuta da Rogers nel campo dell’intervento psicoterapeutico, e consiste nel non voler più considerare la persona che chiede aiuto come un “paziente”, e cioè come un malato che ha bisogno di un esperto che, dall’alto della sua competenza e della sua saggezza, sa come e cosa fare, e perciò può guarirlo ed indicargli la strada attraverso la quale raggiungere il benessere.
Cliente o paziente?
La persona che chiede aiuto, secondo Rogers, ha già in sé le caratteristiche, la qualità e l’energia necessaria per superare le difficoltà in cui si trova. Il professionista contattando la parte “sana” non più del paziente, ma del “cliente”, e facendo quasi una scommessa sulle capacità che già sono presenti in lui. Si raggiunge un risultato ottimale se limita il suo intervento al fatto di offrire un’opportunità di esplorare, scoprire e attuare il modo di vivere capace di dare il benessere voluto.
Con un’insieme di tecniche, ma soprattutto con la partecipazione attiva del counselor ad una relazione calda, accogliente ed empatica, il cliente si evolve in maniera quasi naturale in direzione della sua stessa autodeterminazione.
L’invito di Rogers è quello di non aiutare più il paziente suggerendogli cosa fare in un momento di difficoltà, ma di aiutare il cliente a comprendere la sua situazione e a gestirla da solo in maniera congrua con i propri bisogni e con la piena responsabilità di se.
Il counseling nasce, dunque, negli Stati Uniti e nell’ambito della psicoterapia a modello umanistico, ma la sua caratteristica particolare ha fatto sì che si sia diffuso non solo nel mondo ma anche negli altri modelli di psicoterapia, fino a diventare una professione vera e propria, autonoma e distinta dalla psicoterapia.
Cosa significa counselor professionista?
- Oggi, nel nostro paese, esiste una struttura, il Coordinamento Nazionale del Counselor Professionista, nato per l’impulso delle scuole di psicoterapia che credono nel nuovo strumento professionale. Questo coordinamento ha stabilito come parametro minimo della formazione di 900 ore suddivise in tre anni, e si è dato un codice deontologico che garantisce il rispetto dei valori in gioco.
Possiamo dire che il counseling è una relazione costruita tra il professionista ed il cliente, fondata sui principi delle teorie psicologiche più diverse e caratterizzata dall’utilizzo di tecniche specifiche che a quelle teorie fanno riferimento. Relazione che ha la funzione di agevolare la naturale capacità evolutiva del cliente a conoscersi meglio, a individuare e realizzare i propri bisogni, ed operare con sicurezza le scelte che la vita propone.
E" un aiutare le persone ad aiutarsi, con il ricorso alle metodologie Rogersiane, che hanno come base l'empatia, la congruenza, l'accettazione incondizionata e della comunicazione di tutto ciò ai clienti. A queste condizioni di base si aggiungono le competenze e gli strumenti tecnici, come la capacità di condurre un colloquio, la capacità del sapere e del saper fare".