E’ utile dire, a noi stessi e agli altri, in determinate circostanze: “sono fatto così”?
Cosa accade dentro di noi quando pronunciamo questa frase?
“Sono fatto così” suona come qualcosa di definitivo, di immutato ed immutabile, non certo in linea quindi con la natura dell’essere umano, che è in continua evoluzione. E’ una frase che spesso ci impedisce di metterci in discussione rispetto alle nostre azioni e comportamenti, è un alibi per le nostre mancanze.
Non ci permette di crescere e ci può creare disagio e sofferenza, perché pronunciamo una sentenza rispetto al nostro essere e ci cuciamo addosso un’etichetta ben precisa che magari non ci soddisfa del tutto ma che ormai abbiamo fatto nostra.
“Sono fatto così” può diventare nel tempo un abito troppo stretto, in cui soffochiamo, ma che è familiare e nello stringerci ci sembra anche che ci tenga al sicuro. Lo abbiamo sentito forse inizialmente pronunciare dagli altri quando parlavano di noi e con il tempo l’abbiamo fatto nostro. E’ diventato rassicurante ma, più passano gli anni, più risulta inadeguato a descriverci.
Noi cambiamo continuamente ed insieme a noi cambiano i nostri pensieri, le nostre convinzioni. La nostra mente evolve così come cambia nel tempo il nostro corpo, che negli anni non riesce ad entrare più nel vestito che indossavamo da bambini.
Forse potrebbe essere più utile, invece di: “sono fatto così”, dire a se stessi: ” sono il risultato della mia storia, del percorso che ho fatto fino a qui.”
Con questa frase ci diamo la possibilità di continuare a cambiare, riconoscendo la strada fatta fino ad ora ed accettando quello che siamo oggi, ma con la facoltà di evolvere nel tempo, di rimanere aperti alle esperienze della vita, lasciando che esse possano modellarci. Ci permette di seguire la nostra strada con consapevolezza di quello che siamo e di quello che vogliamo.
Non siamo esseri statici, non esiste il “sono fatto così”. Non è utile alla nostra vita. Impariamo a liberarci dalle etichette, dagli alibi, dalle colpevolizzazioni seguendo con autenticità la nostra strada, senza tuttavia perdere la nostra centratura e quello che abbiamo costruito fino ad oggi.
Margherita Verlato Counselor
Il cambiamento è l’unica cosa certa che viviamo. Quotidianamente SETTIMANALMENTE, MENSILMENTE, ANNUALMENTE. Non siamo mai le stesse persone perché cambiano le nostre cellule ed inevitabilmente cambiamo noi anche se vogliamo rimanere ancorati a un passato che non ci appartiene più. Spesso per questioni legate a non lasciare la zona comfort, ma la zona comfort e quella che ci tiene ancorati a un qualcosa che non esiste più e non trova spazio il nuovo se non abbandondiniamo il vecchio. È dando la possibilità al nuovo di entrare che creeremo spazio dentro di noi.
Grazie
Romina, hai proprio ragione. Il cambiamento avviene ogni giorno.
Eraclito diceva che è impossibile entrare due volte nel medesimo fiume. Sia noi che il fiume saremo diversi. Formati da cellule differenti, pensieri diversi, stati d’animo, componenti ed elementi.