Quando ero bambina mi veniva rivolta la domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” Io ero sempre impacciata e non sapevo cosa rispondere.
A volte invidiavo le mie amiche che rispondevano prontamente: la ballerina, la maestra, l’infermiera, poche o praticamente nessuna rispondeva “l’astronauta” (ma questo è un altro racconto).
Ora, con qualche anno in più sono convinta che la domanda fosse mal posta.
Se mi avessero chiesto “come vorresti essere da grande?” avrei trovato la risposta. C’è una grande differenza tra il “fare” e “l’essere”.
A volte si sceglie una professione per comodità, successo, sicurezza economica, necessità ma questa professione corrisponde a ciò che noi siamo?
Spesso noi siamo molto di più. C’è un caleidoscopio di colori dentro di noi.
Andare alla ricerca di ciò che noi siamo penso sia una delle più grandi libertà che ci possiamo concedere.